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sabato 17 maggio 2008

Grotta del Fiume - Lo Stretto di Panama

Di sicuro non si tratta della scoperta più importante e sensazionale legata alla Grotta del Fiume di Genga, però se non altro è l'ultima in ordine di tempo: il GSS ha trovato un nuovo passaggio, battezzato "Stretto di Panama", che collega il ramo del Lago di Lochness con la Sala Pancho Villa.
Le prime "esplorazioni" sono cominciate alcuni mesi fa, a partire dal primo tentativo di Gianfranco fino alla "traversata" compiuta da Chicco... peccato solo che l'illusione di aver compiuto una grossa scoperta speleologica sia durata pochissimi istanti: appena superata l'angusta strettoia (con una scomoda sezione longitudinale a "V") il nostro esploratore si è trovato davanti il caposaldo topografico 17 del vecchio rilievo!
Ad ogni modo si tratta comunque di un nuovo utile collegamento, grazie al quale verificare il corretto allineamento dei due rami tramite un nuovo rilievo topografico di controllo.
La campagna di misure è cominciata oggi, con una prima squadra d'assalto composta anche da Roberto, Simona, Mattia e Giovanni.
Durante l'avvicinamento abbiamo anche il tempo di fare qualche foto nella splendida zona del Rhinoceronte-Mexico: la testa dell'animale è un segnale più che evidente per orientarsi...
Questi ambienti sono anche caratterizzati da un proliferare continuo di concrezioni, di tutti i tipi, forme e colori.
Arrivati a Sala Sonora (che forse sarebbe stato più corretto nominare "Sala Insonora", visto la mostruosa quantità di fango che smorza tutti i suoni) comincia il vero lavoro. Armati di bussole di precisione, distanziometro laser, clinometro, matite e tabelle iniziamo a segnare i capisaldi lungo il percorso e a misurare le posizioni relativi tra 2 successivi.
In parole più povere, Mattia avanza e sceglie un caposaldo B, dal quale misura con la bussola l'angolazione rispetto al precedente punto A, sul quale io faccio stazione. Anche io misuro l'angolazione relativa tra A e B, in maniera da avere un controllo incrociato sui dati presi. Rileviamo anche la distanza e l'inclinazione tra A e B, utilizzando rispettivamente il distanziometro ed il clinometro.
Durante tutte queste letture Simona segna i valori su un'apposita tabella: al termine del rilievo (non certo oggi!) tutte le segnalazioni andranno elaborate per realizzare una poligonale chiusa, la vera spina dorsale del rilievo topografico.
Dopo qualche ora cominciamo a prendere dimestichezza con gli strumenti, però stoppiamo le misure prima della parte più complicata, cioè l'ultimo pozzo, che si sviluppa lungo un'ampia linea di faglia.
Scendiamo in ogni modo a farci un giretto nella Sala Villa, ampio ambiente caratterizzato dalle pareti scuro striate orizzontalmente dai precedenti livelli di falda. Una cosa veramente curiosa sono le colate bianche che coprono le lisce pareti marrone scuro: l'effetto è proprio quello di un enorme dolce di cioccolato fondente coperto da uno strato di cioccolato bianco fuso! Nel salone sono presenti anche tre laghi, uno dei quali incredibilmente profondo: le mie luci elettriche non riescono a penetrare la superficie blu intensa per raggiungere il fondo.
Concludiamo la nostra uscita intrufolandoci in un cunicolo laterale che porta al famoso passaggio "Panama", dove segnamo la via lasciando anche il logo del GSS.
La giornata si conclude con il rito della "lavanderia" al fiume...

A very spectacular part of the Frasassi cave complex: amazing concretions and shapes in the "Rhino chamber" and "Mexico Area".

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