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lunedì 29 settembre 2008

Mostra fotografica "Sport, che passione!!"

A tutti gli amanti dello sport, a tutti i patiti di fotografia o, ancora meglio, a tutti gli appassionati di sport & fotografia consiglio una visita alla mostra "Sport, che passione!!" organizzata al Lazzaretto di Ancona.
Tra le varie immagini proposte c'è una selezione di Luca Coppari, che con l'aiuto dei ragazzi del GSS vuole far conoscere meglio al pubblico il mondo dell'arrampicata sportiva. Tutti i dettagli nella locandina seguente... non perdetevela!

domenica 28 settembre 2008

Il matrimonio di Lucia & Paolo

Finalmente ho alcune foto del matrimonio-evento di Castelferretti, cioè la grande festa di Lucia & Paolo Caimmi.
La Chiesa era letteralmente gremita di gente, con numeri da record: oltre ai 4 testimoni dello sposo (si si, 4 solo perlui!) sull'altare c'erano ben 4 sacerdoti ed un diacono (il papà della sposa).
Grande festa poi al ristorante, dove siamo stati messi all'ingrasso con un "frugale" pasto con antipasto, 3 primi, 3 secondi, contorni e torta!
Dopo una tale abbuffata, complice magari qualche bicchiere di vino di troppo, eccoci intenti a tramare loscamente per dominare il mondo...
Ultima foto di gruppo...
Ancora una volta: W gli sposi!

domenica 21 settembre 2008

Grotta del Fiume - Ramo Speedy Gonzales

Il mondo degli speleologi non è fatto solamente di buio, fango e fatica: ci sono ambienti, geometrie e colori che esistono solo nel cuore della terra, al riparo dall'azione distruttiva dell'uomo, dell'acqua e del tempo.
Consapevoli di questo, in una zona molto pittoresca della Grotta del Fiume di Genga abbiamo deciso di realizzare un "safari fotografico", con la speranza di cogliere al meglio la bellezza di certi scorci che solo in pochi abbiamo avuto il privilegio di ammirare dal vivo.
Ottenuti i permessi dal Parco, finalmente risuciamo ad organizzare la spedizione della "sporca dozzina" (anche se in realtà siamo 12+2!).
Questa mattina con me ci sono anche Barbara, Cristian, Emanuele, Lorena, Luca, Marusca, Mattia, Maurizio, Michele Butcher, Simona, Stefano L, Valentina e Christian V. come special guest: la destinazione è il ramo Speedy Gonzales, cioè il fondo della zona del "Mexico".
L'itinerio non è molto complicato e la progressione è semplice, ad eccezione di un paio di passaggi più faticosi (ma non troppo).
Entrati dal fiume, il primo ostacolo che ci fa rallentare è il Pozzo dei Cristalli con il suo affollato traverso, che mi da l'occasione per testare alcuni settaggi della macchina fotografica.
Il percorso continua piuttosto velocemente, superando senza intoppi il Buco del Tarlo e Sala della Felicità.
Proseguendo risaliamo la frana dopo la Sala della Luna ed imbocchiamo la galleria discendente sulla sinistra, che di lì a poco ci conduce al fantastico Rhinoceronte: approfitto di qualche rallentamento durante la discesa per scattare una bella foto della comitiva in fila indiana, sovrastati dall'enorme testone di roccia!
L'itinerario prosegue più o meno sempre dritto, fino ad incontrare la roccia forata che segna l'attacco del pozzo del Mexico, risalito il quale si apre una galleria piena zeppa di stalagmiti che costellano tipo cactus il paesaggio.
Proseguendo lungo questo ambiente purtroppo il fango aumenta sensibilmente e si raggiunge il vero crocevia della zona del Mexico, Sala Sonora.
Da qua partono 3 vie: dallo sprofondamento di destra si accede alla zona della "Mulecca", sempre sulla destra, ma oltre lo sprofondamento si raggiunge la zona "Pancho Villa", mentre la via del fondo prosegue oltrepassando la sala (o meglio la distesa di fango) seguendo fedelmente la parete sinistra.
Si raggiunge così una galleria spaventosamente fangosa ascendente che, subito dopo, ridiscende. A questo punto occorre cercare un non ovvio passaggio sulla sinistra che riporta su un'altra galleria fangosa (tanto per cambiare!) al termine della quale, sulla destra, si può notare una corda che sale (P7).
A questo punto cominciano i gustosi traversi Speedy Gonzales, molto aerei e scivolosi. La parte che dà più soddisfazione è sicuramente il tratto dopo l'ultimo frazionamento, che in realtà è un "travendolo" (ibrido tra traverso e pendolo) da superare con la tigna.
Anche qui il gruppo rallenta parecchio, così in pochi ci stacchiamo per avvantaggiarci con le foto. Più avanti si entra in una galleria che da accesso alla Sala Speedy Gonzales, che va scesa mantenendo la medesima direzione.
Sempre tirando dritto si risale su roccia pulita e finalmente si raggiunge una prima serie di concrezioni, laghetti e colate molto graziose.
Superato questo bell'ambiente si raggiunge un bivio, nel quale si prende la galleria fangosa di sinistra e la si tiene sino ad incontrarne un'altra estremamente franosa che va seguita a sinistra e più avanti, ad un incrocio, subito a destra (segnalata).
(Suggerimento: in questa zona un buon aiuto per non perdersi è seguire i punti del rilievo topografico). Si deve avanzare superando la frana fino ad una stanzetta che in basso procede fangosa e, superato un passaggio molto basso ed in risalita (una sorta di V), si riallarga in una spaziosa galleria che finalmente porta al magnifico laghetto.
Qui le immagini più delle parole riescono a descrivere il panorama che ci si para davanti:
E' incredibile vedere come anche nel buoi assoluto l'acqua illuminata dalla luce artificiale si illumini di azzurro.
Un'ultima panoramica del lago coi suoi incredibili colori:
Il fondo del ramo Mexico si raggiunge in pochi minuti a piedi, oltrepassata la sala del lago.
Questo itinerario è tra i più piacevoli del complesso Fiume-Vento e sicuramente merita una visita.
Grazie a tutti i compagni della sporca dozzina per il contributo al set fotografico, sintetizzato in questo video che rappresenta la perfetta fusione fra musica dark-ambient e la speleologia.

mercoledì 10 settembre 2008

Urban exploration - Esplorazione urbana

Dopo anni di spedizioni esplorative ispirate dalla curiosità e dalla voglia di conoscere posti sconosciuti o dimenticati, spesso a due passi dalla frenesia della vita quotidiana, ho finalmente scoperto un mondo di appassionati come me.
Questa attività, di cui a buon diritto fa parte anche la speleologia urbana, viene chiamata URBAN EXPLORATION e si sta diffondendo rapidamente anche sul web.
Di seguito riporto alcuni degli scatti fatti durante le mie avventure (i reportage completi sono sparsi nel blog):
After years of adventures through urban ruins, ancient fortress and abandoned industrial complexes, I finally discovered the official world of URBAN EXPLORATION: these are some pictures of my past explorations:
Per finire alcuni link italiani ed internazionali con delle fantastiche fotografie:
Useful & interesting links about italian and international sites:
Intruders Ancona
The Vanishing Point
Lost & Least
Forbidden Places
UrbanAtrophy