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domenica 17 maggio 2009

Icnussa 2009 - La Gola del Gorropu

Non si vive di sole grotte, perciò la giornata di oggi del GSS sarà dedicata al trekking in uno dei Canyon più suggestivi d'Europa: la Gola del Gorropu.
L'escursione organizzata a cui partecipiamo tutti (io, Simona, Maurizio, Stefano, Chicco, Alessia e Salvo) segue in itinerario piuttosto classico, ma non banale e comunque molto piacevole e gustoso.
L'incontro con gli altri escursionisti e soprattutto con la nostra ottima guida Gianni, dello Speleo Club Oristanese, è proprio all'inizio della stradina panoramica a precipizio su Urzulei che si imbocca dalla SS125.
L'avvicinamento è lo stesso che si compie per raggiungere la grotta Donini e lungo le tipiche sterrate immerse nel verde si incontrano decine di animali liberi: immancabili i numrosi maiali selvatici (che vedrei molto bene anche sopra uno spiedo...)
Lasciate le macchine nella "rotatoria" di parcheggio, ci incamminiamo verso la Codula sotto la quale si sviluppa la Donini: in superficie non c'è scorrimento d'acqua perchè il flusso è intercettato completamente dal sistema carsico ipogeo, perciò la progressione avviene saltellando sui massi del letto.
Dopo alcune centinaia di metri lasciamo il torrente, che più avanti diventa sempre più inforrato e impervio, risalendo sul pianoro che sovrasta la sponda destra della vallata. La vista da quass'ù si fa da brivido
non tanto per la Gola che si intravede in lontananza, quanto per lo strapiombo verticale di circa 200m che abbiamo sotto di noi!
E da qui l'escursione si fa molto interessante. Gianni ci comunica infatti che dobbiamo abbassarci di quota per raggiungere il torrente ai piedi della Gola: per farlo cominceremo con lo scendere la "scala nuragica", che in realtà è un ripidissimo sentiero abbarbicato sul costone roccioso! Questa è una vista dall'alto...
e questa una ripresa dal basso...
Che discesa! Dopo questo passaggio da brivido ci restano solamente altri 120m di dislivello da recuperare, ma almeno su un sentiero più normale (si fa per dire!)
Alla fine arriviamo sani e salvi nella zona di sbocco della Donini. Le uscite sono in realtà 2: una nella parte ormai inattiva, a ridosso di un terrazzino di roccia
con questo panorama

l'altra invece sbuca direttamente sulla parete calcarea, con una cascata di 47 m che dal nostro punto di vista non riusciamo però a vedere.
Continuiamo a scendere e finalmente, dopo 2 ore e mezzo di cammino, raggiungiamo il torrente al fondo della gola.
La scarpinata ètutt'altro che finita, perciò avanziamo seguendo il corso d'acqua circondati da un ambiente maestoso.
Stavolta siamo davvero vicini alla meta: pranziamo in un punto dove si procede solamente usando la corda (o saltando in acqua da 4 metri d'altezza, con le imponenti pareti del Gorropu che si stagliano davanti a noi
Per la via del ritorno Gianni ha in serbo una sorpresa: non rientreremo seguendo il percorsodelritorno, ma con un giro ad anello risaliremo lungo la sponda sinistra della Codula. In questo modo abbiamo tra l'altro l'occasione di ammirare la cascata "Su Cunnu 'e Sebba" all'uscita della Donini
Ultima tappa dell'interessantissimo trekking è la visita ad un lago sotto il primo salto all'inizio della Codula
Sulla roccia affiorante sono ben visibili decine di fossili, dalle classiche ammoniti a questi strani "fusilli"
Si conclude un'altra bella uscita del Raduno, come sempre torniamo al nostro accampamento affamati, soddisfatti e pronti per un'altra avventura nel Supramonte di Urzulei.

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