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domenica 22 maggio 2005

La Gola del Fiastrone

Questa escursione nel cuore dei Sibillini non ha niente da invidiare ad altre uscite più o meno famose (vedi ad esempio la celebre traversata dell'Infernaccio) e permette di godersi al meglio un fantastico percorso scavato nella roccia. Per arrivare in zona, dalla Superstrada Civitanova Marche - Sfercia si arriva nella zona del Lago di Caccamo. Da qui si prende il bivio per Caldarola e dopo pochi metri, attraversato il ponte sul fiume Chienti, si sale rapidamente a Pievefavera per poi proseguire verso Villa. Una volta giunti in questo piccolo paesino la strada non è più asfaltata ma è ancora facilmente percorribile sia proseguendo dritti verso Col di Pietra, sia girando a destra, subito dopo la chiesa, verso Monastero. Attenzione a non perdere il minuscolo cartello che segnala il bivio verso destra tra le case di Villa!

Gola del Fiastrone
L'erosione, causata dal fiume Fiastrone nel corso dei millenni, ha prodotto delle stupende gole dove le sue acque si incanalano come in una galleria. Il luogo merita sicuramente una visita sia per la sua bellezza morfologica che per l'habitat che lo circonda.La via più semplice per giungere alle gole è quella di seguire il sentiero che parte dal cimitero di Monastero, dove si deve parcheggiare l'auto. Da qui si scende fino al fiume Fiastrone, giunti a fondovalle si prosegue verso la sorgente. Dato che bisogna attraversare il fiume più volte è piuttosto difficile non bagnarsi almeno i piedi. Giunti alle gole le attraversiamo in tutta la loro lunghezza per poi tornare indietro e, per la stessa via da dove siamo venuti, risalire a Monastero. Tempo richiesto: 3 ore circa.

I partecipanti

La Gola

L'Angelo della Morte!

L'uscita dalla forra

Verde

Nudisti!

Le Pisciarelle (con me in basso)

Nota: al termine del cammino, proprio ai piedi della Diga, ho scoperto e conquistato il Bastone del Potere, compagno fedele di tante escursioni!

In alternativa, per chi ha molto allenamento e sa orientarsi bene, una volta attraversate le gole, si prosegue verso il lago di Fiastra. Prima della diga, svoltando a destra si sale verso le Lame Rosse, si prosegue per la Grotta dei Frati, si ridiscende al Fiastrone e dal lato opposto si risale a Monastero dallo stesso sentiero che avevamo fatto inizialmente in discesa. Tempo richiesto: 6 ore circa.

Grotta frati
Consiste in un antro in parte naturale, in parte derivante da un'escavazione eseguita da frati che vi praticarono l'eremitaggio. Inizialmente fu utilizzata dai Benedettini poi dai Francescani. All'interno della grotta fu eretta una piccola chiesa, di cui si hanno notizie fin dal 1234, dedicata a Sant'Egidio. Per giungere alla grotta si possono seguire due itinerari.
Primo itinerario: da Cessapalombo si prosegue per Montalto, dove in località Villa, girando a destra di fianco alla chiesa, si imbocca la via che porta a Monastero. La strada non è asfaltata ed è piuttosto dissestata ma è percorribile anche in auto. Appena fuori l'abitato di Villa si attraversa un ponticello sulla sinistra e si seguita a salire per due o tre chilometri. Arrivati in cima alla salita si scende per un centinaio di metri e si prende la strada a destra, andando dritti invece si proseguirebbe per Monastero. Dopo poco più di un chilometro la strada termina in uno spiazzo dove si può parcheggiare l'auto. Da qui si deve proseguire a piedi per un sentiero, in mezzora circa di cammino si giunge alla Grotta dei Frati.
Secondo itinerario: Più agevole il tratto in auto ma più impegnativo quello a piedi che richiede circa quattro ore tra andata e ritorno. Si giunge in auto a Monastero e si parcheggia in prossimità del cimitero. Da qui si può percorrere per intero il vecchio sentiero tracciato dai monaci. Si prende a sinistra del cimitero, si scende fino al fiume Fiastrone e si risale dal lato opposto della vallata fino a ricongiungersi con il sentiero del primo itinerario, da percorrere verso sinistra cioè verso monte.

Questa rimane una delle più gustose uscite fatte in questi ultimi anni, tra le quali vale sicuramente la pena di ricordare anche la Valle Operosa sul Monte Nerone, l'esplorazione della Miniera abbandonata sulle Apuane e la Gola del Gorropu in Sardegna.

2 commenti:

Newalecogn ha detto...

Ciao, volevo farti i complimenti per il blog, molto interessante i post sulle escursioni!

Anonimo ha detto...

La tua descrizione è molto veritiera. Ci sono stata ieri, devo dire che il posto è fantastico, anche se il percorso non è dei più semplici. La gola vista da dentro è impressionante, una meraviglia della natura!

Chiara