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sabato 15 agosto 2009

Santorini 2009

Work in progress...
Di sicuro non è una meta originale o poco frequentata, ma devo ammettere che l’estate a Santorini si è rivelata una scelta vincente che mi ha proprio lasciato un bel ricordo.
Dopo il viaggio nella grande Creta del 2005, le mie perplessità legate alle piccole dimensioni dell’isola (solo 26 km di diametro) sono svanite in fretta perchè questa perla delle Cicladi è una vera rarità: tutto ruota attorno alla Caldera, la grande conca allagata al centro dell’antico cratere vulcanico esploso e sprofondato nel 1600 a.C. generando, così sembra, lo tsunami che spazzo via la civiltà minoica a Creta. Ecco alcuni consigli per passare una piacevole settimana senza annoiarsi...

SPIAGGE
Sicuramente chi va in Grecia d’estate ha l’obiettivo di godersi uno dei mari più belli del Mediterraneo e da questo punto di vista Santorini non delude i visitatori. Armati di scooter, asciugamano e maschera da sub abbiamo girovagato in lungo ed in largo tra le varie spiagge, riuscendo anche a trovare delle calette graziose e non troppo affollate.
Le migliori sono state:
Ammoudi
E’ una spiaggia rocciosa nella punta nord-ovest di Santorini, ai piedi della rupe dominata da Oia. Il mare è profondo, di un blu che ti attira a prima vista. Subito ne approfitto per il primo autoscatto della vacanza per immortalare il gruppetto: con me Baldo, Elisa, Alessio e Alessandro.
Imperdibile l’immersione con la maschera da sub e la nuotata nello scoglio di S. Nicola, posto a poche decine di metri dalla riva, dal quale si può fare qualche tufo da una pedana rialzata di 5 metri.

Vlichada
Si trova nella parte sud dell’isola ed in pratica è un’ampia e lunga distesa di sabbia lavica (quindi scura e, di conseguenza, arroventata) a ridosso di una parete rocciosa friabile, ricca di pomice: la spiaggia è perciò costellata di ciottoli arrotondati bianchi che, se buttati in acqua, galleggiano.
Non sono stato l’unico a voler provare il brivido della risalita di questi “calanchi”, che si sono rivelati piuttosto cedevoli: per fortuna con le fedeli Fivefingers ai piedi non ho avuto problemi.
Caldera Beach
E’ una delle poche (o forse l’unica) spiaggia che si affaccia nella Caldera e per fortuna è stata proposta dall'informatissimo Alessio (con la sua guida tascabile dalle 1000 risorse). Mi è piaciuta soprattutto per la sabbia fine, l’ombra (che unita alla precedente ha avuto come risultato un fantastico sonnellino pomeridiano!) ed il mare dove ho fatto l’immersione più emozionante (non a caso è uno dei centri immersione di Santorini). A circa 100 m dalla costa, infatti, c’è uno scoglio lavico che risale dal fondo della Caldera (circa 25 m) fino a sfiorare la superficie del mare, creando un habitat perfetto per pesci, piante ed altre strane creature colorate...

Kambia
Questa baia è meno conosciuta di altre e si trova nel versante sud, più o meno a metà tra la Red Beach e la White Beach (si trovano i cartelli stradali dopo Akrotiri, seguendo la strada per Faros).
La spiaggia è riparata dal vento dalla roccia alle spalle, ma la particolarità della spiaggia e che sulla destra comincia una falesia a strapiombo sul mare dove poter dedicarsi alle immersioni ed allo snorkeling. Nuotando per circa 500-600 m sono arrivato in vista della White Beach, immerso nell’acqua cristallina e circondato dai pesci: ho visto tra gli scogli anche una murena rossa, per la verità neanche tanto grande, ma che fifa che ho avuto!

Red Beach
E’ una delle mete classiche dell’isola, forse è anche la spiaggia più affollata. A differenza di quella di Malta, in questo caso il nome si riferisce alla bella parete di roccia lavica rossa perchè la sabbia è scura come in tutta l’isola. Non è male lo snorkeling vicino alla zona franata.

ESCURSIONI E VISITE
Caldera tour
La Regina delle escursioni a Santorini è senza dubbio quella giornaliera in giro per la Caldera a bordo di un piccolo veliero, il caicco.
Ci sono molte compagnie che propongono più o meno lo stesso identico giro turistico, sta all’abilità di ognuno trovare l’offerta più conveniente.
La partenza è dal porto di Athinios (per chi arriva in bus, auto o scooter) o da quello antico di Firà (raggiungibile solo in teleferica o a piedi). La prima tappa è nell’isolotto di Nea Kameni (Nuova Bruciata) che è la parte ancora attiva del vulcano di Santorini e, di conseguenza, quella con le lave la più giovani. Una volta scaricati in massa, il nostro gruppetto CTS inizia a scarpinare velocemente in salita spronato dalle urla della nostra guida Magdala, che ci descrive le caratteristiche del paesaggio brullo e selvaggio dell’isolotto.
La prima sosta è all’altezza dei crateri di Dafni, formatosi nell’eruzione del 1925 ed ora inattivo.
L’ascesa continua rapidamente fino alla sommità di Nea Kameni, dove un pilastro segna la quota più alta: +136 m. Quassù si può ammirare il cratere di Georgios, l’unico ancora attivo, la cui formazione risale al 1870.
Non ci si deve aspettare una fontana di lava incandescente come quelle dell’Etna, l’attività vulcanica qui è piuttosto tranquilla e si limita all’emissione di gas e vapori sulfurei da 14 bocche (fumarole). Cercando bene si trovano, poi, si riescono a trovare i cristalli di zolfo appena depositati.
L’escursione prosegue a bordo del caicco: destinazione Palea Kameni (Vecchia Bruciata). Quest’altro isolotto al centro della Caldera è, appunto, più antico ed è caratterizzato dalla presenza di acqua sulfurea/ferrosa termale dove fare il bagno. Il bello è che le barche attraccano una cinquantina di metri distanti dalla laguna termale, perciò il tratto di mare va fatto a nuoto passando con piacere dall’acqua fredda a quella calda... il problema è al ritorno, quando il corpo è ben riscaldato e riavvicinandosi alla barca sembra quasi di congelare.
Consiglio utile: occhio al costume indossato, perchè l’acqua rossiccia rischia di macchiare i tessuti chiari.
Ultima tappa della giornata è l’isolotto di Thirassia, teoricamente abitato solo da pescatori. Per chi ha voglia c’è la possibilità di salire nel paesino in cima alla collina, magari approfittando dei tradizionali somari che si inerpicano per l’impervio viottolo.
Devo dire che è un’esperienza decisamente strana… un po’ meno per le povere bestie.
All’arrivo in vetta ci fermiamo subito al primo ristorante (alle 15:00 la fame comincia a farsi sentire prepotentemente) ed i piatti a base di melanzane del locale, che non sono la classica mussaka, si rivelano FANTASTICI.
Chiaramente prima di lasciare l’isolotto e le sue lave colorate c’è il tempo per un bagno nelle acque cristalline. E’ impressionante vedere la miriade di pesci, che si accalcano soprattutto all’ombra dei caicchi.

I tramonti di Santorini
Un’altra delle attrazioni tipiche di quest’isola è il tramonto: da gran parte della Caldera, infatti, si ammira un ottimo panorama sul mare col sole che lentamente si immerge in acqua.
Il punto più famoso e, probabilmente, più turisticizzato è sicuramente Oìa, nella punta nord-ovest di Santorini. Questo villaggio sembra proprio una cartolina e all’ora del tramonto si affolla di centinaia di gente, accorsa per ammirare il tramonto. Occhio ai prezzi dei ristoranti/taverne, perché qui sono proprio esagerati.
Un dei posti migliori per godersi lo “spettacolo” è la vecchia roccaforte sulla rupe, dalla quale si ha una visuale eccezionale che abbraccia a 360° la Caldera, il mare ad Ovest e l’abitato di Oia stesso.

Altra postazione privilegiata e assolutamente da consigliare è la terrazza della vineria Santo’s, nei pressi di Pirgos. La posizione è ottima, trovandosi in collina, e con 8 € ci siamo goduti un aperitivo con degustazione di 3 vini locali.

Infine, per chi cerca un posto più incontaminato e soprattutto un po’ meno affollato, c’è il promontorio del Faro, a sud-ovest dell’isola.
Dopo un buon aperitivo casereccio a base di birra (rigorosamente Mythos)
e salatini "col buco al centro
abbiamo assistito ad uno dei più bei tramonti della settimana.

La festa del Vulcano
Ogni anno nel periodo di Ferragosto si tiene una festa davvero unica nel suo genere: in ricordo dello straordinario evento del 1600 a.C. si organizza una finta eruzione direttamente nel Vulcano al Centro della Caldera. Incredibile a dirsi, ma suggestivo a vedersi, ci sono anche fiumi di lava incandescenti!
Su consiglio delle nostre guide del CTS e contrattando un po’ sul prezzo, aderiamo ad una crociera serale su caicco: per 32 € ceniamo a bordo, ci godiamo l’ennesimo stupendo tramonto (con caicco a vele spiegate che interseca il sole)
ed assistiamo dal mare allo spettacolo pirotecnico.




Davvero un allestimento suggestivo, sia per l'originalità dell'idea (i finti fiumi di lava erano davvero credibili) che per il nostro punto di osservazione particolarmente vicino.

Gli scorci dell'isola
Oltre alle escursioni/visite più o meno istituzionali, non passa giorno senza che scopro degli scorci di Santorini che mi lasciano senza parole, proprio perchè sembra di trovarsi all'interno di una cartolina. Ecco alcuni scatti che sembrano venuti bene...

COMING SOON

CIBO
Amo la cucina greca, sia per la varietà dei piatti, che per il giusto prezzo che si spende anche in pieno agosto: qui a Santorini ci siamo fatti delle mangiate luculliane, spendendo quasi con imbarazzo dai 12,5 € ai 22 € (alla faccia dei ristoratori ladri in Italia!).
Perciò durante il soggiorno sull’isola non fatevi assolutamente mancare una visita ai ristoranti Kritikos (sulla strada da Kamari a Firà, poco dopo aver oltrepassato il Club Luna), Mythos (subito all’ingresso del paese di Pyrgos, in collina), Almira (nella strada sovrastante l’Hotel Karidis di Kamari).

Iasu

5 commenti:

Anonimo ha detto...

complimenti per la descrizione...e dei compagni di viaggio nn dici niente??!!...;-)

Mauro Skizzo Barompriori ha detto...

Ci sto ancora lavorando!

Massimo ha detto...

http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/esteri/scarpe-dita/scarpe-dita/scarpe-dita.html

Mauro Skizzo Barompriori ha detto...

Vedi Massimo che non sono l'unico con le Fivefingers! W i piedi a rana

luca ha detto...

malta e' bella, peccato pero' che non abbiamo avuto tempo di andare in spiaggia... e poi il corso che abbiamo fatto serve per andare in nave e infatti mercoledi' partiamo per la Nigeria :(.. forse era meglio San Donato