Knowledge is good only if it is shared - La conoscenza è positiva solo se è condivisa

domenica 21 ottobre 2007

La Maledizione del Lago di Lochness!

I detrattori della speleologia oggi non possono proprio criticarci: con il tempaccio portato dalla perturbazione Siberiana un luogo ideale per passare una domenica al calduccio è proprio la Grotta del Fiume a Frasassi.
Per l'occasione ci incontriamo in 6, con me ci sono anche la Faggi, Roberto, Maurizio, Uliano e Gianfranco (i senigalliesi sono incredibilmente puntuali, noi un pò in ritardo!): l'obiettivo della giornata è un bel pic-nic sulle rive del Lago di Lochness.
Ci cambiamo al volo nel parcheggio ma non facciamo nemmeno in tempo ad arrivare sul letto del fiume che comincia a piovere... che sfiga!
Nota di classe del Presidente: alle prime 2 gocce d'acqua, da vero Lord inglese, lui torna in macchina a prendere l'ombrellino...
All'ingresso ormai il tragitto è una routine, come unica novità incontriamo un gruppo di Jesi. Mentre aspettiamo in fondo al Pozzo dei Cristalli scopriamo che per molti di loro oggi è la prima uscita post-corso, non posso non sorridere al pensiero della nostra avventura da neo-speleo all'Anello dei Rover!
Comunque capiamo subito che non possiamo rimenere troppo a lungo imbottigliati in mezzo agli altri ragazzi, perciò alla Sala della Felicità li salutiamo e procediamo spediti verso la nostra mèta.
Con il passare delle uscite i luoghi cominciano ad essermi familiari (finalmente!), oserei anche dire che sarei arrivato da solo alla Sala del Rinoceronte...
In cima al Pozzo delle Mulecche, durante una pausa, Simona decide di abbellire l'ambiente modellando una scultura a sua immagine e somiglianza: la Fagiana (di fango) sul nido!
Arrivati in fondo continuiamo rapidi tenendo la sinistra, oramai siamo abbastanza vicini alla zona dei laghi: dopo pochi minuti, infatti, arriviamo in una lunga galleria un pò in curva che ci offre una vista fantastica.
In basso, con la luce bianca dei LED le prime pozze d'acqua si accendono di un vivace azzurro, che diventa subito blu nelle zone più profonde.
Le pareti, invece, sono abbastanza chiare e su quella di destra c'è il traverso che dobbiamo percorrere.
Per completare il quadretto, dalla volta della galleria pendono centinaia di stalattiti sottilissime, delle vere cannucce di vetro: sono infatti lunghe 30-50 cm e sono assolutamente trasparenti... che spettacolo!
Da questo punto in poi procedo con più attenzione per evitare brutte sorprese: l'ultima volta che il GSS era stato qui, infatti, il Presidente era caduto in uno dei laghetti e Maurizio aveva preso una brutta storta alla caviglia.
Continuiamo ad avanzare lungo i traversi giungendo ad un'ambiente più grande con un lago, ovviamente, più vasto degli altri. Si tratta del Lochness, con l'acqua cristallina e immobile che si trova circa 5 metri sotto di noi.
Possiamo finalmente mangiare qualcosa (era ora!) godendoci la bella vista.
Anche se siamo arrivati alla mèta, proseguo per un pò per dare un'occhiata in giro... anche in questo caso, il passaggio su cengia si trova sulla destra.
Arrivato ad una larga spaccatura a V tra le pareti vedo chè c'è una corda lenta tra le due, dovrei quindi fare un pendolo scendendo col discensore da una parte per poi risalire coi bloccanti nell'altra. Visto che sono completamente ricoperto di fango e che anche gli attrezzi sono una massa più o meno informe di argilla (per cui sono difficili da aprire, montare e chiudere) mi viene la bella idea di affrontare il passaggio disarrampicando e poi arrampicando, montando però la longe come sicura.
Il primo pezzo della V mi viene bene, infatti riesco a scendere senza grossi problemi... poi però mi accorgo che non è così facile passare nell'altra parete e risalire: cerco un appiglio per i piedi o per le mani, ma la parete è liscia.
Alla fine faccio un giro di corda attorno al braccio destro per tirarmi su almeno con quella e... patatrack, scivolo sul fango rimanendo appeso sulla longe, con la corda tesa che però mi ha schiacciato l'avambraccio! Che botta, per fortuna non si è rotto niente, per oggi l'esplorazione può terminare qui!
Al ritorno ci concediamo una deviazione tornando indietro per il Nano Negro, godendoci il gustoso passaggio sospeso su teleferica sopra l'acqua.
Alla fine dell'uscita questo è il bilancio: io ho un braccio contuso, Maurizio ha un gomito dolorante ed un ginocchio finito, Gianfranco ha uno strappo muscolare alla coscia, Uliano è uscito indenne da una brutta e pericolosa caduta... insomma anche stavolta la MALEDIZIONE DEL LOCHNESS ha colpito!!
Per chiudere in bellezza (e per riprendere un pò di calore dopo l'ipotermia che ci ha preso cambiandoci nel parcheggio) ci resta solo da fare una bella cena da Francesco!
PS
Molti si staranno chiedendo: "...e il mostro di Lochness??"
L'unica cosa mostruosa della giornata è stato vedere Maurizio che affrontava il passaggio sospeso sulla teleferica finendo miseramente in ammollo fin sopra le mutande!!!

Nessun commento: