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sabato 26 aprile 2008

Il ponte delle 4 "A"...

Nonostante l'accordo sia stato raggiunto all'ultimo minuto, in occasione del ponte del 25 Aprile quest'anno siamo riusciti ad organizzare addirittura un'uscita di 2 giorni, con pernottamento a casa di Matteo. La mini vacanza è stata casualmente incentrata sulle 4 "A": Ascoli Piceno, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme ed Acquaviva Picena.

25 Aprile
La giornata inizia in maniera promettente, all'insegna del sole e del caldo. Cerchiamo di organizzarci al meglio per non prendere troppe macchine, così alla fine io e Niki facciamo da autisti agli altri 8 partecipanti (Matteo, Sara, Daniele, Baldo, Manuela, Marika, Tizio e Silvia).
Per fortuna non incontriamo troppo traffico lungo la strada ed in poco più di un'ora arriviamo ad Ascoli. Da bravi turisti cominciamo il nostro tour a piedi, con panini ed acqua nello zaino, guidati da Matteo per il centro storico. Vista l'ora iniziamo ad essere più interessati alle olive all'ascolana che vendono ad ogni angolo della strada piuttosto che ai vari monumenti...
Dopo pochi minuti di visita, raggiunto un cortiletto vicino Piazza Arringo circondato da piante e busti di personaggi più o meno famosi, dico a Niki che è ora di fare una foto "idiota"... lui mi guarda un pò perplesso e poi mi risponde: "No, dai, perchè devo fare sempre io le figure di... (improvvisa occhiata verso uno dei busti) ...va bè, me lo limono!" e detto fatto!
Proseguiamo il tragitto ma non facciamo in tempo ad arrivare a Piazza del Popolo, cuore della città, che ci fermiamo nel chiosco della rosticceria "Migliori" per goderci 20€ di olive all'ascolana e crocchette di patate e formaggio... deliziose!
Alla fine raggiungiamo la Piazza, molto graziosa e pulita:
Tanto per rimanere in tema culinario c'è anche il tempo per un pò di frutta, grazie alle fragole di Sara e Manuela...
Il tour prosegue attraverso le vie di Ascoli, incontrando lungo il sentiero i resti delle vestigia romane (in primis l'anfitatro)
e gli edifici storici e chiese più recenti.
I km cominciano a farsi sentire ma ancora la giornata è lunga, perciò andiamo a visitare Arquata del Tronto, un borgo medioevale a mezz'ora di strada.
Il villaggio è caratterizzato da ripidi tornanti e da vicoli stretti, ma il paesaggio è dominato dalla fortezza che sovrasta tutto il territorio.
La visita guidata comincia proprio quando arriviamo e durante il tour una ragazza ci spiega che questa fortificazione era completamente scoperta, senza alcun soffitto se non quello del Maschio (alto 24 m). Visitando la torre minore (12 m) e gli altri camminamenti scopriamo la storia della principessa rinchiusa nella rocca e soprattutto una delle leggenda locali. Sullo sfondo della Rocca, infatti, svetta il Monte Vettore, sul cui fianco si apre l'imponente antro della Grotta delle Fate. Come ci spiega la nostra guida, il nome deriva dalle presunti "abitanti" della cavità, che solevano andare a divertirsi la sera nei paesi della vallata. A questo punto della narrazione io faccio un sorrisino e la guida subito mi ammonisce: "No, non è quello che pensi tu! Poi te lo spiego...". La ragazza continua spiegando che le Fate si divertivano ballando e cantando, ma poi prima dell'alba tornavano indietro correndo incredibilmente lungo i fianchi scoscesi. Quando un contadino osò seguirle, capì il motivo di tanta agilità: le gambe delle creature erano zampe pecorine! E a questo punto quasi sbroccavo dal ridere... comunque alla fine la Sibilla, avendo scoperto che il segreto delle Fate era stato svelato, mandò una frana sugli abitanti dei paesi.
Dopo quest'altra interessante visita si è fatta l'ora di andare a casa, o meglio di passare a lasciare i bagagli nell'abitazione di Matteo per poi andare a cenare a San Benedetto (per l'occasione ci raggiungono anche Save e Marco).
Dopo una cena luculliana a base di pesce nel ristorante "L'arco", caratterizzato dal pittoresco proprietario che interrompe spesso ilpasto perraccontare delle spassosissime barzellette, il tempo comincia a fare scherzi ed alla fine ripartiamo tutti: io, Sara, Daniele e Baldo andiamo a dormire da Matteo per l'escursione di domani, tutti gli altri tornano a Falconara.

26 Aprile
La pioggia caduta a sprazzi nella notte si è dissolta, però il tempo sui monti non sembra molto promettente...
Iniziamo la giornata subito pensando al cibo (tanto per cambiare!): prima con una bella colazione al bar, poi comprando la pizza per il pranzo nel forno sotto casa.
L'escursione in programma, tratta dalla guida CAI, comincia nelpaese di Umito e si chiama "Nastri d'argento tra il verde", ma ben presto scopriamo che il sentiero è poco evidente e spesso percorribile più che altro dai cinghiali!
Complice il tempo che continua a minacciare pioggia, ci accontentiamo di vedere una cascatella
e di pranzare lungo la sponda di un torrente.
Il trekking oggi finisce qui, per il resto della giornata faremo i turisti tranquilli.
Dopo una visita all'abitato di Acquasanta Terme, scegliamo l'ultima meta di questo "ponte": la fortezza di Arquata del Tronto.
Questa cittadina è più o meno lungo la strada del ritorno a casa e merita senza dubbio una sosta, non tanto per la bellezza dell'imponente fortezza (ben restaurata), quanto per il panorama che spazia dal mare alle montagne.

Anche se alla fine siamo stati fuori solo 2 giorni, i bei posti visitati sono stati tanti, così come i km macinati a piedi!

1 commento:

Anonimo ha detto...

le quattro "A"?? Pollice Su!!